FEUD: HEDDA HOPPER VS. LOUELLA PARSONS PT.1.


Erano potenti, spietate, pericolose e soprattutto, rivali. Dettavano le regole a Hollywood, mentre in America le donne erano ancora considerate cittadini di serie B. Louella Parsons e Hedda Hopper con le loro penne avvelenate potevano fare la fortuna o far cadere nell’abisso le carriere di aspiranti attori, scrittori e registi. Spiare dal buco della serratura era il loro pane quotidiano. Storie d’amore, tradimenti, vizi e segreti. articoli a suon di scoop,talvolta creati appositamente. Dai primi anni '20 fino alla fine degli anni '50,  furono le regine indiscusse del gossip. Tanto che poi la stessad Hollywood, nel 1985 dedicò loro un film dal titolo eloquente, Malice in Wonderland (Cattiveria nel Paese delle Meraviglie). Elisabeth Taylor nel ruolo di Louella, Jane Alexander in quello di Hedda

Louella Rose Oettinger nasce nel 1881 a Freeport Illinois. Quando frequenta il liceo decide di voler diventare una giornalista e dopo il suo discorso alla cerimonia dei diplomi, intitolato "Grandi uomini", è il suo stesso  Preside ad annunciare che diventerà una grande scrittrice. Nel 1902 diventa la prima giornalista donna di Dixon. Conosce e sposa John Parsons, con il quale si trasferisce a Burlington nell'Iowa.
Nel 1906 nasce la loro unica figlia Harriet (futura produttrice cinematografica). Purtroppo nel 1914 il matrimonio naufraga e Louella si trasferisce a Chicago dove per 9 dollari a settimana scrive sul Chicago Tribune.  Nel 1918 l'editore William Randolf Hearst compra la rivista e Louella si trova senza lavoro così, la Parsons si trasferisce a New York e viene assunta al New York Morning Telegraph dove cura la sua solita rubrica. Il successo che ottiene desta l'attenzione di Hearst che nel '23 la mette sotto contratto per lavorare al New York American. Una leggenda di Hollywood racconta che Louella abbia in realtà ottenuto il suo lavoro perchè trovandosi sullo yacht di Hearst il giorno in cui morì in circostanze misteriose il produttore Tom Harper Ince, avrebbe assistito all'omicidio commesso da Hearst che, scoperta la storia d’amore tra Marion Davies e Charlie Chaplin, avrebbe sparato a Chaplin, mancandolo e uccidendo invece Ince. Pare che in cambio del silenzio abbia offerto a Louella Hearst un lavoro presso di lui a vita. Nel '25 Louella si ammala di tubercolosi e i medici le danno 6 mesi di vita, così decide di spostarsi in un clima più caldo, prima in Arizona e poi a Los Angeles.

Elda Furry nasce nel 1885 a Hollidaysburg Pennsylvania. Il suo sogno, fin da piccola, è di  entrare nel mondo dello spettacolo e appena ha la possibilità parte insieme alla compagnia teatrale di  Pittsburgh e da qui nel 1908 arriva a New York dove entra a far parte del coro della Aborn Light Opera Company (le sue gambe vengono definite le più belle di Broadway). Purtroppo non riesce ad emergere e qualche anno dopo entra a far parte della compagnia dell'attore 27enne William DeWolf Hopper, che ha già 4
matrimoni alle spalle e con il quale convolerà a nozze l'8 maggio del 1913. E' in occasione di questo matrimonio che Elda decide di cambiare il suo nome, considerandolo troppo simile a quello delle precedenti mogli di "Wolfie" Ella, Ida, Edna e Nella, così decide di chiamarsi Hedda (nome suggeritole da una chiromante) e prende il cognome del marito, Hopper. Il 6 maggio del 1915 nasce l'unico figlio della coppia, William. La grande occasione per Hedda si presenta nel 1918 quando viene scelta per il film di L.B.Mayer Virtuous Wives, nel ruolo della donna dell'alta società che diventerà il suo personaggio tipico anche nei film futuri. Hedda spende l'intero stipendio di 5.000 dollari in abiti e cappelli della boutique Lucile (la mania per i cappelli di Hedda Hopper, la cui biografia si chiama non a caso "Sotto al mio cappello", la porta ad accumulare negli anni una collezione da migliaia di pezzi) . Quando il salario settimanale di Hedda (1.000 dollari a settimana) raggiunge quello del marito, questi geloso del suo successo inizia a tradirla causando la fine del suo matrimonio nel 1922 (tra l'altro, tale fatto venne annunciato da Louella Parsons nella sua rubrica). Nel '25 quando Louella si trasferisce a Los Angeles inizia a frequentare Hedda (della quale ha sempre parlato bene come attrice), e infatti Hedda non manca di avvisare Louella se qualcosa di interessante avviene sui set dei film a cui prende parte, e in cambio la Parsons la cita come fonte nella sua rubrica. Hedda Hopper, a quanto dichiarato da lei stessa, rifiutandosi di "stendersi sul divano del produttore", lavora sporadicamente e spesso perchè ceduta in prestito, o perchè fa da manichino allo stilista Adrian oppure fa da guida ai visitatori dello Studio. Alla fine la M.G.M. decide di non rinnovarle il contratto ed Hedda si ritrova senza soldi e con il figlio da mantenere.
Quando le condizioni di salute migliorano, Louella ricominciò a lavorare (dietro suggerimento di Hearst che le consiglia di non tornare a New York perchè "I film si fanno a Hollywood"), scrivendo per il Los Angeles Examiner come syndicated columnist, cioè i suoi articoli vengono pubblicati su diversi giornali (circa 600) e in diversi Paesi grazie ad accordi presi dall'agenzia del gruppo Hearst raggiungendo 20 milioni di lettori. Si stabilisce la regola "You had to tell it to Louella first", (Louella deve essere la prima a saperlo)' e infatti i quattro maggiori tycoon di Hollywood Goldwyn, Mayer, Cohen e Warner le concedono un'esclusiva di 48 ore su ogni notizia. Il potere della penna di Louella è immenso, al punto che dietro specifica richiesta di Hearst scrive una serie di elogi alla giovane attrice Marion Davies, amante dell'editore, che la fa conoscere al grande pubblico. Dal '28 conduce uno show radiofonico nella quale ospita star del mondo dello spettacolo e dal '34 conduce "Hollywood Hotel" un programma sponsorizzato dalla Campbell Soup Company che ricrea una sorta di hotel immaginario nel quale le celebrità si raccontano e forniscono per la prima volta una sorta di assaggio dei film che stanno per uscire nelle sale; già nelle primissime puntate ha ospiti del calibro di Gloria Swanson, Jean Harlow e Claudette Colbert, e per capire il grande potere di Louella, non a caso viene soprannominata la Regina di Hollywood,  vi basta pensare che le Star non vengono pagate per la loro performance, al massimo ricevono una confezione di zuppa Campbell (le più grandi star dello show business  apparivano gratis nel suo programma"). 
Nel '44 pubblica la sua autobiografia dal titolo "The Gay Illiterate" che diventa un best seller (ne scriverà un'altra anche nel 1961 dal titolo "Tell it to Louella"). Un altro soprannome poco carino che le viene attribuito è  "Becchina dell'amore" per tutti i matrimoni di cui ha causato la fine svelando i tradimenti. I suoi informatori si nascondevano nei corridoi degli Studios, nei saloni dei parrucchieri, negli studi degli avvocati e dei medici (alcune volte viene a conoscenza che un'attrice sia incinta ancora prima della diretta interessata). Con gli anni '50 e l'inizio della fine dello Studio System il potere e l'influenza della Parsons cominciano a svanire. Louella continua a scrivere la sua rubrica fino al dicembre del '65 quando verrà sostituita dalla sua assistente Dorothy Manners da 30 anni.

Con la crisi del '29 la situazione finanziaria per Hedda si fa sempre più critica e così decide di buttarsi in diversi lavori per sbarcare il lunario: prima fa la sensale di terreni (ovvero l'intermediaria nelle compravendite), poi tenta di aprire un'agenzia di collocazione degli attori e infine lavora al famoso Salone di bellezza di Elizabeth Arden, ottenendo, seppur sporadicamente, qualche particina in film o spettacoli teatrali (come l'opera Divided by three dove conoscerà e diventerà amica di un suo giovane collega,  Jimmy Stewart, del quale Hedda scorge le potenzialità e lo propone alla M.G.M. affinchè lo scritturi).
Invitata ad un party di Hearst al quale è presente anche Louella, Hedda intrattiene alcuni ospiti raccontando aneddoti e segreti delle Star di Hollywood, al che Eleanor Patterson del Washington Herald le chiede "Perchè non le scrivi?" ed Hedda "Io? Non so scrivere neanche due frasi senza fare errori di ortografia!", così la Patterson le
propone di dettarle una lettera telefonicamente ogni settimana per 50$. Louella che non sente il suo trono minimamente minacciato, il 5 ottobre del '35 ne dà addirittura notizia "Hedda Hopper scriverà una volta a settimana un articolo di moda per Eleanor Patterson". Dopo 4 mesi la rubrica viene sospesa ma nel '37 quando il gruppo editoriale Esquire è alla ricerca di una columnist per Hollywood Andy Hervey del reparto pubblicità della M.G.M. fa il nome di Hedda ("quando vogliamo le ultime notizie delle Star andiamo da lei"). Così nasce sul Los Angeles Times la rubrica quotidiana "Hedda Hopper’s Hollywood" che debutta il 14 febbraio (giorno di S. Valentino) del '38.
Nel '39 debutta sulla CBS il suo show alla radio The Hedda Hopper Show sponsorizzato dalla Sunkist, poi dal '50 sulla NBC e per la stessa emittente realizza uno special televisivo nel 1960 dal titolo "Hedda Hopper's Hollywood" con ospiti Lucille Ball, Walt Disney, Debbie Reynolds, James Stewart e Gloria Swanson.
Nel '52 la Hopper pubblica la sua autobiografia "Sotto al mio cappello" e nel '62 un'altra dal titolo "Tutta la verità e nient'altro".

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