SEGRETI HOLLYWOODIANI: CHARLIE CHAPLIN E LE SUE AMANTI MINORENNI.

Ormai, lo sappiamo tutti quanti che le biografie sono davvero spietate e tante sono quelle in riferimento al mito degli anni '20 Charlie Chaplin. Non si tratta di processi ma, di libri in cui viene menzionata la sua risaputa predilezione per le giovani ma anche l'ossessione per le bambine di otto anni. Questo quello che racconta Kenneth S. Lynn professore di storia alla John Hopkins University di Washington e docente di inglese ad Harvard nel libro pubblicato nel 1997 intitolato Charlie Chaplin and His Times

Non c'era festa ad Hollywood della quale non si rendesse subito il protagonista: determinato a guadagnarsi sempre il centro dell'attenzione, sapeva mimare la parte di un bullo o quella di un assassino ed era capace di fingere di ballare con dei palloncini. Una mimica eccezionale grazie alla quale si è conquistato un successo senza pari e anche una certa fortuna con le donne di tutto il mondo. Lo stimato scrittore Peter Ackroyd ha tracciato il profilo di Charlie Chaplin in una biografia, invece, edita nel 2014 che ha fatto discutere l'opinione pubblica nei paesi anglosassoni. Ackroyd ha raccolto le dichiarazioni e testimonianze in tribunale delle ex mogli di Chaplin, alcune delle quali lo hanno definito come "irascibile". 

"Il mio ideale di donna? Potrei non essere davvero innamorato di lei, ma lei dovrebbe
essere totalmente innamorata di me"
è una delle frasi pronunciate dall'attore in un'intervista a Vanity Fair nel 1926 e riportate nel libro in questione. Chaplin viene descritto come un uomo "ossessionato" dalle donne, soprattutto minorenni: che ci andasse a letto oppure no, sembrava "incorreggibile" nel fare una corte sfrenata a tutte le sue partner di set. Sembra che si vantasse spesso delle sue conquiste e ha confessato di aver avuto rapporti sessuali con più di 2.000 donne.
 

Basso, con la testa leggermente troppo grande per il suo corpo esile e delicato, Chaplin era considerato da molti come di bell'aspetto, con i suoi profondi occhi azzurri, capelli neri e pelle chiara come l'avorio. Charlie viene descritto come un uomo che non si è mai veramente fidato delle donne: ossessionato dalla paura della perdita e dell'abbandono e incline a furiosi scatti di gelosia. Un atteggiamento che si è riflettuto anche in alcuni suoi film, nei quali il protagonista da lui interpretato è schivo nei confronti delle donne ma spesso usa il bastone per agganciare i loro colli, gambe e trascinarle a sé. Sono accostamenti che fanno discutere visto che a fondamento di queste ipotesi ci sono dei dati di fatto: le relazioni di Chaplin con alcune delle donne più belle e giovani del suo tempo. 

Una delle sue prime "scoperte" è stata la collega Edna Purviance, conosciuta quando
aveva 25 anni: lei era una 19 enne bionda, senza esperienza cinematografica e i due divennero più che colleghi. La relazione naufragò a causa dell'attaccamento al lavoro di Charlie, capace di girare la stessa scena anche 50 volte, prima di giudicarla perfetta. Poi è stata la volta della 16 enne Mildred Harris, conosciuta ad una festa nel 1918: per conquistarla inviò al suo albergo mazzi di rose rosse e la attendeva dopo le riprese in auto. Inutile dire che divennero ben presto amanti: lei gli raccontò di essere incinta e un matrimonio riparatorio fu organizzato in brevissimo tempo. Divorziarono nel 1920 e in tribunale Mildred accusò Chaplin di "crudeltà" e dipinse un quadro familiare terribile: "Era irascibile, impaziente e mi trattava come fossi una cretina". 
 

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Charlie era una vera macchina del sesso". Dopo il flirt con la cacciatrice di dote Peggy Hopkins Joyce, fu la volta della 15 enne Lita Grey, scelta per il film "La febbre dell'oro": anche lei rimase incinta e per Chaplin fu come rivivere l'incubo di Mildred; le suggerì di abortire, ma lei rifiutò. Consapevole dei 30 anni di carcere destinati a chi si fosse macchiato del reato di sesso con minori, l'attore confessò in un'intervista qualche anno dopo: "Ero scioccato e pronto a togliermi la vita quando Lita mi disse che non mi amava ma che dovevamo sposarci". L'attrice
dichiarò ai giornalisti dell'epoca che Charlie era una vera "macchina del sesso", capace di fare l'amore anche sei volte in una notte senza troppa fatica. I due divorziarono e in tribunale Lita l'accusò di aver tentato di minacciarla con una pistola ad abortire. Ma è sulla questione "sessuale" che le due dichiarazioni fecero scalpore, pare che Chaplin: "Aveva preteso e chiesto a Lita di gratificare i suoi innaturali, perversi e degenerati desideri sessuali". Le accuse furono subito negate dall'attore, che concesse alimenti per un valore di 625 mila dollari, dei quali 200 mila in fondi per i loro figli. 
  

Dopo Lita fu la volta di Paulette Goddard, che gli disse di avere 17 anni quando invece era una 22 enne. Con lei recitò in "Tempi moderni" e si dice si fossero sposati in gran segreto, anche se non ci sono documenti legali che attestino l'unione. La Goddard raccontò successivamente di essere stata controllata e di aver subito dei veri e propri atti di "bullismo" da parte di Chaplin. 

Qualche giorno prima della prima de "Il Grande Dittatore" nel 1940 lei lo lasciò, da solo.

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