FEUD: OLIVIA DE HAVILLAND E JOAN FONTAINE PART2.

Quando Joan si sposò (per prima) con l'attore inglese Brian Aherne, bello e popolare, Olivia accusò il colpo. E lo accusò due volte, infatti la sera prima del matrimonio, il suo fidanzato, il super multimiliardario Howard Hughes, chiese di ballare con Joan e fece di tutto per convincerla a non sposarsi, persino a giurarle che lui l'avrebbe sposata. Joan confidò tutto a Olivia che troncò con Howard e diede la colpa alla sorella.
Il 1939 viene definito l’anno d’oro di Hollywood perché mai come in quei 12 mesi sono furono realizzati così tanti capolavori del cinema: in primis Via col vento, ma anche Il mago di Oz, Ombre rosse, Mr. Smith va a Washington, Donne, Cime tempestose e Ninotchka, ma è anche l’anno che segna la svolta sia per Olivia che per Joan.
Già dal 1938 il produttore David Selznick  ha speso risorse fisiche, psicologiche e soprattutto economiche per realizzare la trasposizione cinematografica del best seller di Margaret Mitchell “Via col vento”. Centinaia di attrici tentano un provino per l’ambito ruolo della protagonista Scarlett. Il regista iniziale del film è George Cukor convoca Joan per proporle la parte, ma rimane delusa quando scopre che è per il ruolo, secondario, di Melanie, e sarcastica risponde “Perché non lo chiedi a mia sorella Livvie?”. Il tycoon dello Studio di Olivia, Jack Warner, è notoriamente contrario a prestare i propri divi agli altri studi, e dopo che la De Havilland si è fatta provinare in gran segreto, riesce a ottenere la parte solo grazie all'influenza della moglie di Warner che lo convince a cederla in prestito a Selznick, anche grazie alla promessa di quest'ultimo di cedergli un'opzione su James Stewart, nuovo divo in ascesa della M.G.M.. Olivia con David Selznick, Leslie Howard e Vivien Leigh firma il
contratto per il film; test del trucco e una scena del film. Nel frattempo George Cukor, scrittura Joan Fontaine per il film Donne dove,  George Cukor insieme a Joan Crawford, Norma Shearer, Paulette Goddard e Joan Fontaine. 
Subito dopo la fine di Via col vento, David Selznick si lancia in un nuovo film Rebecca la prima moglie, tratto dal romanzo omonimo di Daphne du Maurier, diretto da Alfred Hitchcock (è il suo primo film negli Stati Uniti). Per la parte della protagonista Selznick vorrebbe Olivia De Havilland, ma la Warner non vuole assolutamente cederla, a maggior ragione dopo il successo stratosferico di Via col vento, così inizia la ricerca per la “seconda Signora De Winter” che affiancherà Laurence Olivier. Quest'ultimo e in generale tutto il cast non è stato amichevole con la Fontaine, perché l’attore avrebbe preferito che la parte fosse andata alla sua fidanzata (e futura moglie) Vivien Leigh, e inoltre Hitchcock ha contribuito a far sentire Joan isolata Il sospetto con Cary Grant, dove interpreta nuovamente una donna fragile.
da tutti in modo che rendesse una performance migliore. La stessa Fontaine ha dichiarato di essere riuscita così bene in quel ruolo (della seconda moglie non in grado di competere con la prima) grazie al senso di inferiorità che ha sempre provato nei confronti della sorella. Dopo questo film Hitchcock sceglie nuovamente Joan l’anno seguente per il film

La sera del 29 Febbraio 1940, al Cocoanut Grove all’interno dell’Ambassador Hotel di Los Angeles il protagonista indiscusso è Via col vento che porta a casa ben 10 statuette. Ad essere candidate nella categoria Migliore Attrice non protagonista sono, per questo film, Olivia De Havilland e Hattie McDaniel (che ha vestito i panni di Mamy), ed è quest’ultima a vincere, diventando anche la prima attrice di colore a vincere il premio Oscar. Olivia si alza dal tavolo e fugge nella cucina del ristorante dell’hotel: i camerieri attoniti racconteranno poi che la De Havilland era nervosa, tremava dalla rabbia e stringeva tra le mani un fazzoletto di seta e che una volta ricomposta e asciugandosi le lacrime era rientrata in sala. Più tardi Olivia si dirà sinceramente contenta per la collega Hattie
McDaniel, sostenendo che la sua performance ha meritato totalmente l’Oscar e che se non ha vinto è  stato perché in realtà lei non era un’attrice non protagonista ma era protagonista quanto Vivien Leigh. Ma il giorno stesso accade anche un’altra cosa: David Selznick che sta selezionando varie attrici per il suo prossimo film Rebecca, incontra proprio Joan Fontaine e rimane colpito dal suo provino.  Olivia de Havilland era una delle poche perdenti del suo tavolo in quella serata. Sidney Howard aveva già ricevuto l'Oscar per la miglior sceneggiatura, idem Ernest Haller e Ray Rennahan per la fotografia a colori e Hal C. Kern e James E. Newcom per il montaggio, idem altri tecnici vari. Vivien Leigh avrebbe vinto di li a poco il premio per miglior attrice, c'era da scommetterci la casa, come era sicuro che Selznick avrebbe portato a casa la statuetta, così come Victor Fleming e Clarke Gable (lui fu l'altro perdente, ma Gable aveva già vinto in passato).

Il 27 Febbraio 1941 al Biltmore Hotel di Los Angeles a presentare la cerimonia è Bob Hope. Rebecca vince  l’Oscar come Miglior Film, e Joan Fontaine ha ricevuto la sua prima nomination ma a Kitty Foyle ragazza innamorata.
competere con lei nella categoria Migliore Attrice ci sono mostri sacri come Bette Davis e Katharine Hepburn. In molti pensano che Joan vincerà per la sua grande performance ma a vincere la statuetta è Ginger Rogers per la sua performance in

Il 26 Febbraio 1942, sempre al Biltmore Hotel è l’anno dello scontro diretto, infatti sono candidate come Migliore attrice sia Joan per il film Il sospetto che Olivia per La porta d’oro (è la prima volta in assoluto che due sorelle competono nella stessa categoria, dopo di loro accadrà con Vanessa e Lynn Redgrave). Joan inizialmente è frenata dalla paura di non poter sostenere il confronto con la sorella e
decide di non presentarsi alla serata, così Olivia temendo che questo comportamento alimenti ulteriormente le voci sulla rivalità tra le due sorelle, si reca da Joan, la aiuta a vestirsi e pettinarsi e insieme arrivano alla cerimonia. Sono candidate anche attrici del calibro di Bette Davis e Barbara Stanwyck ma è la Fontaine ad essere proclamata vincitrice. Nella sua autobiografia la Fontaine racconta di essersi come paralizzata, di aver rivissuto in una specie di caleidoscopio tutti i momenti del passato in cui la sorella l’aveva fatta sentire inferiore, e che Olivia seduta di fronte a lei le prende la mano dicendo “Alzati, abbiamo vinto!”. Dopo aver ritirato la statuetta pare, e sono in molti dei presenti a descrivere questa scena, Olivia si sia avvicinata per stringerle la mano ma che Joan le abbia voltato le spalle. Olivia davanti alla stampa decide di mantenere un conveniente atteggiamento di facciata. Per quanto i De Havilland recitassero il ruolo della famiglia unita per l'esterno, all'interno erano avvelenati da tensioni e gelosie, ne è un esempio la madre, rimasta nella sua casa nel nord California, offesa per non essere stata invitata alla cena dopo la cerimonia degli Oscar.

13 Marzo del 1947 allo Shrine Civic Auditorium di Los Angeles si tiene la 19esima edizione degli Oscar, e candidata come Migliore attrice, insieme a Jane Wyman, Rosalind Russell e Jennifer Jones, c’è Olivia De Havilland per il film A ciascuno il suo destino. Joan Fontaine si trova dietro le quinte perché ha appena annunciato il premio del Migliore attore (aveva sostituito Joan Crawford che in quanto vincitrice dello scorso anno per il romanzo di Mildred doveva essere lei ad annunciarlo ma all’ultimo minuto non si era presentata), e quando Olivia viene proclamata vincitrice  le si avvicina per congratularsi ma questa volta è la De Havilland a voltare gelidamente le spalle alla sorella, una “Le due sorelle non si parlano da quattro mesi e la signora De Havilland non intende essere fotografata con la sorella. E’ una cosa che va avanti da anni, da quando erano bambine”.
vendetta consumata fredda, dato che ha aspettato 5 anni. Questo momento inoltre è stato immortalato dal fotografo Hymie Fink della rivista Photoplay. I tabloid e la stampa di gossip non risparmiano le malignità, non bisogna dimenticare che era il periodo di Hedda Hopper e Louella Parsons, le perfide giornaliste che con le loro rubriche sulla vita mondana di Hollywood erano in grado di demolire con la loro penna la carriera e la vita delle celebrità. Il Daily Variety scrive che l’agente di Olivia, Henry Rogers, aveva dichiarato, su mandato dell’attrice,

Nel 1967 furono fotografate insieme ad una festa di Marlene Dietrich.

Nel '72 posarono per un servizio fotografico realizzato dalla fotografa Ellen Graham con le due sorelle Olivia e Joan insieme alla madre Lillian.

Joan è stata sposata quattro volte: la prima volta nel 1939 con l'attore Brian Aherne, il quale aveva avuto in precedenza una relazione con la sorella Olivia. Alla festa la sera prima del matrimonio, l’allora fidanzato di Olivia, l’imprenditore miliardario Howard Hughes, si dichiara a Joan e lo
implora di non sposarsi se non con lui, ma lei lo rifiuta andando a riferire il tutto a Olivia, la quale lascia Hughes e prendendosela però con la sorella. Joan comunque divorzia dal marito nel 1945 per risposarsi nel ‘46 con William Dozier dal quale ha avuto una figlia Deborah Leslie. Nel 1951, anno della loro separazione, adottano una bambina di 5 anni di nome Martita, che però scapperà di casa a 17 anni e non vorrà più contatti con la madre; dal 1952 al 1961 si sposa con Collier Young e dal  1964 al 1969 con Alfred Wright Jr. Entrambe le figlie di Joan mantengono però i rapporti con la zia Olivia, cosa che fa infuriare Joan.


Olivia, invece, si sposò due volte: la prima nel 1946 con lo scrittore Marcus Goodrich, e il commento di Joan Fontaine non aiuta a migliorare i rapporti tra le due sorelle, pare infatti che abbia detto “Di lui so solo che ha avuto quattro mogli e ha scritto un libro, è un peccato per Olivia che non sia il contrario”. Nel 1949 nasce il loro primo figlio, Benjamin, anche se divorzieranno nel 1953. Nel 1955 si risposa con il giornalista francese Pierre Galante (nel frattempo l’attrice si è stabilita a Parigi) e l’anno seguente nasce la loro Giselle. I due divorziano nel 1979 mantenendo però ottimi rapporti. Anche Olivia non ha mai voluto che i suoi figli vedessero o parlassero con la zia.

Nel 1975 la loro madre Lillian si ammala di cancro e da un lato Olivia vorrebbe farla operare mentre Joan ritiene che a 88 anni sia troppo rischioso e non vuole. Purtroppo la madre muore durante l’intervento e Olivia manda un telegramma a Joan che è in tour per lo spettacolo teatrale Cactus Flower, non preoccupandosi di rintracciare dove fosse. La Fontaine apprende la notizie della morte della madre alla tappa successiva del suo tour 2 settimane dopo.
Non informata dell’organizzazione della cerimonia funebre né tanto meno invitata, Joan minaccia di chiamare la stampa e raccontare l’intera faccenda se non le sarà consentito di partecipare. Il funerale viene pertanto rimandato di qualche giorno anche se Olivia e l’esecutore testamentario dispongono degli effetti della madre (nel testamento vengono menzionati solo i figli di Olivia e non quella di Joan) nonché del suo corpo che viene cremato senza consultare Joan. Le sorelle in quell’occasione non si parlano e si passano silenziosamente l’urna con le ceneri che vengono sparse nel giardino. Da quel momento in poi le due sorelle troncano definitivamente i ponti.

Nel 1978 Joan pubblica un’autobiografia dal titolo No bed of roses nella quale non risparmia dettagli sui dispetti che le avrebbe fatto la sorella Olivia, dicendo di "non ricordare un solo atto di gentilezza da parte di Olivia nei suoi confronti in tutta la sua infanzia", raccontando l’episodio della morte della madre che lei definisce “lo scisma finale” tra lei e la sorella.

Nel 1979 entrambe vengono invitate al 50esimo anniversario degli Oscar  e oltre a non parlarsi mai durante tutta la serata, al momento della foto di gruppo si mettono ai due lati opposti del palco.
Dieci anni dopo, in occasione del 60esimo anniversario degli Oscar, finiscono casualmente in camere  vicine al Four Seasons di Beverly Hills ma Joan non ne vuole sapere e si fa spostare per evitare qualunque contatto, dicendo in oltre che non intende più partecipare a cerimonie degli Oscar negli anni a venire.


Olivia invece torna agli Oscar, e in occasione del 75esimo anniversario del 2003 quando sale sul palco accompagnata dal Tema di Tara di Via col vento, viene premiata con una standing ovation del pubblico e tiene questo bellissimo discorso: “Questa note è davvero memorabile per me così come lo è stata la notte di 53 anni fa. Molte cose sono cambiate da allora nel mondo, ma c’è una cosa che non è cambiata ed è il nostro amore per i film, e per la loro capacità di ispirarci e aiutarci durante i momenti difficili. Quest’anno celebriamo il 75 esimo anniversario degli Oscar che negli anni ha visto passare molte Star, questa sera ne abbiamo 59.”
Tornata in Francia, a Olivia viene chiesto se si riconcilierà mai con la sorella e la sua risposta è “Meglio di no”.


Joan Fontaine si è spenta  il 15 dicembre del 2013 per cause naturali nella sua casa  di Carmel in California, all’età di 96 anni. 
Olivia De Havilland appresa la notizie fa questa dichiarazione “Sono rimasta scioccata e addolorata dalla scomparsa di mia sorella, Joan Fontaine, e io e mia nipote Deborah ci teniamo a ringraziare tutti quelli che ci hanno dimostrato compassione e generosità”.






Olivia De Havilland lo scorso 1° Luglio ha spento 101 candeline, ma non solo, perchè la Regina Elisabetta, le ha concesso il titolo di Dama dell'Impero Britannico per meriti artistici.



''Sono stata la prima a sposarmi, la prima a vincere l’Oscar, la prima a diventare madre. Se morirò prima di lei la farò infuriare perché l’avrò battuta anche in quello''. - Joan Fontaine in un’intervista a People nel 1978.

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