TopicsInTown: Elisa e il suo deludente ON di Teodoro Trabacca.

L’album ON di Elisa è una vera tragedia! Alcuni brani sono molto belli ma, i restanti, sono orribili come, le due tracce in italiano. Si, qui su #MCommeMoi voglio sfogare il mio sgomento su quest'album irrisolto! Un disco brutto e mal prodotto!

L'album ha visto il suo debutto lo scorso 25 marzo, un ritorno alla lingua inglese molto amata dalla cantante, che afferma: “più fluida e vicina a me ”. Nell'album, compare anche un featuring con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ed Emma Marrone. Il 1° singolo estratto dell’album è: No Hero, un pezzo che ha riscosso un importante successo radiofonico. La traccia migliore? La ballad scritta da Jack Savoretti, Waste Your Time On Me. Per il resto è un via vai di Elisa che fa Adele, di Elisa che fa Kate Bush, di Elisa che fa Emma e addirittura di Elisa che fa The Kolors. Eravamo tutti curiosi di ascoltare il suo nuovo lavoro e le critiche, sono arrivate ben presto, anche troppe! Guardando la copertina dell'album si ha come l'impressione di aver sbagliato scaffale del negozio e di essere finiti nel reparto degli album per bambini! Un gatto come cover dell'album? Ma cosa centra in un album POP? La risposta della cantante è stata sconvolgente: ''Mentre valutavamo le varie opzioni, per giocare, abbiamo messo quella di un gatto e alla fine, ha vinto quella foto!''. Beh, più che uno scherzo mi sembra una tragedia. Poi, però, apri l’album, e la copertina col gattino puccioso è lì sul serio! Provi sgomento! Provi rabbia! Provi una sorta di smarrimento, come quando ti capita di svegliarti la notte (e chi soffre di cervicale ben lo sa) con un braccio addormentato. Ti svegli, lo guardi ma non lo senti, come se fosse il braccio di qualcun altro attaccato al tuo corpo! Il gattino, la grafica e i colori così stucchevoli, roba da Richard Clayderman, anche peggio; nasconderanno un sottotesto? Un sottotesto che, nonostante le decine, anche migliaia di libri che hai letto nella tua vita non riesci a decodificare. Quindi, ascolti con attenzione ogni singola traccia ma, le note che lo accompagnano, dicono cose altrettanto insensate. Si parla reiteratamente di pop. Uno stile che Elisa sperimenta dopo altri piccoli sperimenti passati e nella scheda di presentazione, come a voler mettere le mani avanti, cerca di spiegarti qualcosa che, trattandosi di musica, non si dovrebbe affatto spiegare, dovrebbe essere già tutta lì, nota dopo nota. Arrivato al decimo ascolto in una settimana, da solo o in compagnia, arrivi a una conclusione che in fondo è la stessa del primo ascolto, perché la musica, a volte, arriva alla testa passando dalla pancia, altre si ferma alla pancia, altre ancora, ed è questo il caso, non arriva da nessuna parte! Una nuova Elisa POP? No, semplicemente, POP brutto! Roba che se lo ascolti e vai al pub, quello dove Corrado gioca a freccette, ti  scoli tre pinte di doppio malto sperando di dimenticare!
Elisa Toffoli che tutti amiamo, dove sei finita?
Teodoro Trabacca

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