Francesco Borgato: Una mente dai mille progetti.

      E' uno di quei giovani che non si è fatto sfuggire alcuna occasione... e nemmeno nessun taglio di capelli. Non ha peli sulla lingua, ha quel non so chè da filosofo ed ha mille progetti. Una vita movimentata quella di Francesco Borgato.


    Ciao Francesco, benvenuto. Parliamo subito di danza; Hai intrapreso la tua carriera da ballerino a 6 anni; sei stato ispirato da qualcuno in famiglia o cosa? 

Sono stato ispirato da Tina Turner -ride- e poi, dai primi video che MTV e TMC (che ora non esiste più) trasmettevano in Italia; soprattutto quelli di Janet e Michael Jackson. I miei genitori mi hanno sostenuto sin dall' inizio e hanno accolto con felicità ed orgoglio questa mia passione ma, nessuno di loro è un ballerino. Mia madre però, era una grande appassionata di musica e mi ha cresciuto con Tina, Stevie Wonder e Sade.

Ecco svelata l'altra tua passione; la musica. Quando hai scoperto che ti piaceva anche cantare? 

Subito! Sin da piccolo.  Ho iniziato a studiare canto seriamente a 15 anni e, al momento, sto ancora perfezionando i miei studi inerenti al pianoforte.

Sei nato a Venezia ma ora vivi a Los Angeles, ti manca l’Italia?


Molto, però qui a L.A. mi sono ambientato molto bene. Cerco di tornare in Italia almeno un paio di volte l’anno.

Tu sei conosciuto soprattutto grazie al tuo inserimento nei Kazaky. Nel 2011 ne sei entrato a far parte sostituendo Stas Pavlov. Come esperienza, in che moda la definiresti; una guerra con tacchi volanti tra colleghi?

Hahaha -ride-  Assolutamente no! Nessuna guerra, quella c’è stata in Ucraina quando lasciai il gruppo e di conseguenza, anche il mio appartamento a Kiev. E’ un’esperienza che ricordo con un sorriso.

La tua permanenza nel gruppo, però, è durata soltanto due anni: Il motivo del tuo abbandono era davvero quello di intraprendere la carriera da solista o all’interno del gruppo vige una suprema? Oppure ancora, hai avuto una relazione con qualcuno di loro ed è finita male?

Allora, -ride- non c'è stata nessuna relazione coi miei colleghi. So che molti fantasticano a riguardo, ma non è mai successo niente. Ho semplicemente sentito il bisogno di proseguire la mia carriera negli Stati Uniti e non in Ucraina. Non ho fretta di rilasciare il mio materiale da solista quindi, sarei potuto rimanere nel gruppo più a lungo ma, francamente, credo che il progetto non sia stato ben gestito e quindi non volevo più farne parte.

Dopo i Kazaky, in qualsiasi talent, soprattutto qui in Italia, molti ragazzi, come ‘’novità’’ proponevano la danza sui tacchi e a tal proposito, volevo chiederti: Venivano creati appositamente per voi da stilisti famosi o li compravate in semplici negozietti? 

Lo so, infatti, non è per niente una novità. Comunque i nostri tacchi venivano creati su misura appositamente per noi. Io ho i piedi talmente grandi che per starci comodo mi facevo prendere le misure con i calzini di spugna addosso -ride- ! Ne abbiamo indossati tanti, soprattutto. Dsquared.

C’è un progetto in particolare al quale stai lavorando attualmente del quale puoi darci qualche anticipazione?

Non uno, ma molti di più. Tempo fa ho dato anticipazioni sulla mia pagina Facebook e al momento sono ancora le stesse. Stavo per rilasciare delle tracce appena dopo l’uscita dal gruppo, ma non ero pienamente soddisfatto dei risultati e non volevo pubblicare qualcosa di cui un giorno non sarei stato fiero, un pò come il motivo per cui ho lasciato il gruppo. La mia collaborazione con Cardio Barre durante quest’anno si è evoluta diventando parte
integrante della mia vita e del mio lavoro, portandomi a contatto con centinaia di persone ed artisti ogni settimana qui a Los Angeles. Come anticipato, però, non ho lasciato né la danza né la musica. Good things come to those who wait.

Esiste nella tua vita, un episodio in particolare che ti ha segnato durante il tuo percorso?

Forse fin troppi ma, non credo di sbagliare nel citarne uno in particolare, ovvero la perdita di mia madre quattro anni fa, lo stesso giorno in cui ho ricevetti la conferma di far parte dei Kazaky.

Cosa ti auguri per il tuo futuro?

Tanta salute e felicità.

Descriviti con un aggettivo.

Impegnato.

Come saluto, propongo anche a te il #QuestionsSeconds:

Uomo ideale: americano o italiano? Italo-Americano
Serata ideale: party o cenetta intima? Cenetta intima forever
Stilista ideale: Gareth Pugh o Givenchy? Givenchy
Colore preferito: Viola o nero? Nero! forever
Cantante preferita: Lady Gaga o Madonna? Madonna ;)
Attrice preferita: J. Lange o M. Streep? Meryl Streep
Cucina ideale? Ovviamente italiana! haha
Uomo ideale: Zachary Quinto, David Gandy o Stefano Accorsi? David Gandy, infatti lo seguo su instagram.


Thanks to: Francesco Borgato


Michael Macrì

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