FashionHistory: Tight
Tight
Il tight, o anche
tait, è un abito spezzato maschile di notevole eleganza. Si tratta dell'abito
maschile da cerimonia diurna di più alto livello. È adatto in particolare per
le cerimonie nuziali, purché celebrate prima delle ore 18. Per regola di
galateo, si utilizza solo se la sposa indossa un abito bianco, con velo e
strascico lungo; inoltre, se indossato dallo sposo, lo devono indossare anche i
parenti maschi dello sposo e della sposa. Il tight è inoltre
obbligatorio in particolari occasioni mondane, come ad esempio per entrare al
Royal Enclosure dell'Ippodromo di Ascot. Il tight discende dalla redingote e dalla
finanziera (le quali a loro volta discendono dal giustacuore) e si affermò con
la fine del XIX secolo, anche per la sua capacità di prestarsi alla
cavalcatura, grazie alle due code arrotondate. Da non confondersi assolutamente
con il frac, nel XX secolo il tight assurse a grande importanza per
solennizzare eventi e cerimonie mattutine ed oggi è l'abito maschile da
cerimonia diurna di più alto livello. Esso è così composto:
La Giacca, di colore
nero o preferibilmente grigio antracite, che fascia i fianchi, possiede un solo
bottone. Essa è corta davanti, ha le spalle sagomate e una coda lunga
arrotondata che arriva morbida fino al polpaccio, finendo in una falda larga.
Il tessuto di cui è fatta è la lana, che può essere liscia oppure operata a
spina di pesce.
La giacca va sempre tenuta abbottonata, sulla manica ci sono di
norma quattro/tre bottoni.
I Pantaloni in
“cheviot” di lana grigia spinata e a righine (lievemente gessati) dal taglio
dritto e rigorosamente senza il risvolto in fondo. La riga è classica, con un
fondo grigio medio e la rigatura in due tonalità di grigio, scuro e chiaro. Non
ci devono essere passanti per la cintura che non va mai indossata.
Le Bretelle in raso
grigio perla con passanti da abbottonare alle tre coppie di bottoni all'interno
dei pantaloni.
Il Panciotto in raso
monopetto o doppiopetto oppure in panno leggero, generalmente a cinque bottoni
il monopetto. Il colore è grigio chiaro oppure buff, cioè una via di mezzo tra
il giallo ed il beige. Quest'ultimo è il più tradizionale, mentre il grigio
perla è il più usato oggigiorno. Meno tradizionali ma più amati tra i giovani
sono i gilet in seta colorata. Il nero resta in uso per i funerali anche se nei
primi del Novecento lo si usava spesso anche ai matrimoni.
Le Calze, di colore
nero o grigio scuro in cotone o in filo di Scozia purché rigorosamente lunghe.
Le Scarpe, Oxford
nere lisce, di vitello opache, non eccessivamente lucide e mai di modello
"mocassino".
L’Orologio. Ideale è
quello da taschino, piatto e non eccessivamente voluminoso; alla catena è
d'uopo apporre un pendente di gusto fine. Se da polso, da preferire lo stile
vintage, rigorosamente solo con piccoli secondi ad ore 6. Oro giallo o platino,
cinturino in coccodrillo.
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