Sabina Negri: Bisogna saper sorridere!

E tra una tazza di the e tanti macaron, oggi, vi propongo quest'intervista... Lei è: BIONDA, SIMPATICA & TENACE. Lei è Sabina Negri.

Scrittrice, attrice di teatro, drammaturga, giornalista ed opinionista. Quale di questi ruoli ti appartiene di più? Sicuramente drammaturga. Ho sempre sognato di scrivere; da bambina, a liceo, in accademia. Preferivo essere, cercare dentro  di me piuttosto che apparire, manifestarmi, sicuramente per timidezza e perché non mi piacciono gli esibizionisti. Parliamo della tua infanzia: com'è stata? Ho avuto un’infanzia molto tormentata; questo mi ha fatto crescere, maturare, sono sempre molto dura nei confronti dei genitori troppo indulgenti perché non ti abituano alla vita. I miei genitori sono stati molto rigidi e decisi, mia madre in particolare che, ci ha educato con delle regole ferree dicendoci sempre: ‘’cerchiamo di dare il meglio che possiamo’’. E nella tua vita, invece, hai dei rimpianti? Sicuramente ho fatto tante cose e, pensandoci, spesso mi chiedo: ‘’O sono una che ha bruciato tanto o sono veramente vecchissima’’. Ho sposato però, questa tesi di Milan Kundera: ‘’Vivere una volta è come non vivere’’ perché non hai la possibilità di paragonare le esperienze; mi sono sposata e non potrò mai essere una suora, però mi sarebbe piaciuto provare quest’esperienza. Progetti futuri? Beh, solitamente chi va dai 40 ai 50 anni muoiono un po’, si arenano, si fissano con le diete etc. Io non voglio fermarmi ma, godermi la vita perché mi piace bere, mangiare e riderei fino alle lacrime, ma purtroppo viviamo in una società di depressi dove pensano che, essere seri significhi essere intellettuali, invece, l’intellettuale è colui che sa ridere della vita non quello che la prende troppo sul serio. A proposito di intellettuali, qual è il tuo 
libro preferito? Sono in tanti i libri che mi
hanno segnata; sicuramente, ‘’Le notti bianche’’ di Fëdor Dostoevskij. Uno perché sono insonne -ride-, due perché racconta un particolare aneddoto della vita, il senso dell’attesa, qualcuno che arriva ma poi, va via. Non mi sento per niente ‘’Madame Bovary’’! Da sempre, spiegaci qual'è stato il tuo
rapporto con gli uomini...
Ho avuto qualche fidanzato, ma non tanti. Per me l’uomo doveva essere un porto, una sicurezza, ma alla fine non lo è mai. Ho avuto un matrimonio importante dove, lui faceva il medico ed io iniziavo ad affacciarmi alla drammaturgia scrivendo per Carlo Delle Piane. Poi, lui si avvicinò alla polita ottenendo
 degli incarichi importanti ed io alla televisione con Chiambretti, ed essendo entrambi sulla cresta dell’onda era difficile gestirci. A proposito di Chiambretti, era il 2005 infatti, quando partecipasti a Markette come opinionista. Oggi, ci ritorneresti? Si perché è stata un’esperienza che mi ha

formata. Ho superato quella timidezza che mi faceva restare sempre dietro le quinte ed incontrato persone meravigliose come Tiberio Fusco che stimo e ringrazio profondamente. Piero mi ha fatto far pace anche con la mia ‘’milanesità’’.
#QuestionsSeconds 

Teatro o film anni ’50 a casa? Teatro
Piero Chiambretti, A. Cecchi Paone o Marco Oliva? Marco Oliva
Politica o musica? Politica
Jeans o Gonna? Jeans
Gioielli o Nude? Nude
Maryl Streep o Anita Hekberg? Maryl Streep
Mozart o Verdi? Mozart.

Parliamo di moda; partecipando a trasmissioni prime alla Scala ed eventi di vestiti ne avrai indossati tanti; qual è dunque, il tuo rapporto con essa? Ho sempre preferito mettere di più quello che mi piaceva che quello che mi stava meglio. Sono molto felice di affidarmi agli altri e mi fanno arrabbiare coloro che dicono sia mancanza di personalità, lo è quando insisti nel fare qualcosa che non sei bravo a
fare. Mi affido e credo negli altri dunque. Infatti, colui in cui hai avuto fiducia sin dal primo instante è il fashion designer Salvatore Impollino, che da quasi un anno cura i tuoi look. Hai sempre creduto nei giovani o è un caso eccezionale?* Certo, i giovani sono divertenti. Lui, si vedeva benissimo che era un giovane capace, talentuoso. Lo avevo capito sin da subito. Per rifarmi il nuovo Lorenzo Riva, mi sono detta: ‘’Lui è il nuovo, proviamo’’. Anche gli stilisti che mi hanno vestita in passato mi hanno scritto dei messaggi positivi perché hanno apprezzato molto il lavoro di Salvatore, soprattutto per l’abito della Scala. Restiamo in tema; cosa  rappresenta per te la prima

 alla Scala? Lo trovo divertentissimo. Fiori in ogni dove e donne tirate al massimo. Lo spettacolo migliore è guardare il pubblico della scala. Dentro poi, trovi persone che veramente se ne intendono e sono li per l’opera. La scala è un pezzo di storia. Quando ero fidanzata con il direttore dell’orchestra sinfonica dell’Opera di Parigi, andammo a vedere una prima alla scala insieme, e li, fu davvero meraviglioso perché alla base c’era la ‘’conoscenza’’, quando tu sai veramente, non come la gente che dice di sapere, ovvero, la maggior parte degli italiani. Di recente si parla di stilisti gay che profanano un’unica famiglia, quella tradizionale, di bigotti che protestano i baci gay nelle soap opere etc, tutti argomenti che hanno un unico fulcro: l’omosessualità. Tu, che rapporto hai con i gay? Sono molto amica di F. Grillini, di A. Cecchi Paone e sono sempre stata amica dei gay. Siamo tutti uguali, ognuno deve essere libero di esprimere se stesso. Trovo ridicolo catalogarli al sesso, come ridicolo è anche tutto questo parlare di sesso. Mi sembra un paese di persone represse, che non ha il coraggio di fare quello che vuole e quindi si attacca ai film porno.  Spesso sposi delle cause molto serie, portano dei risultati alla fine? Ti racconto un aneddoto; qualche sera fa sono andata al 
compleanno di un’amica, una ragazza della Milano bene, molto
ricca, molto bella…avrà invitato trenta amici, ma eravamo in 3! Se io invito trenta amici, ne arrivano 35 e allora mi sono fatta delle domande….lei è corretta, leale, ma non s’interessa agli altri, so ascoltare, quindi sono in tanti a circondarmi, mentre quando vivi in un universo tutto tuo ti escludi. Vivere lottando è rischioso, se fossi stata più stupida sarei stata molto più felice, più realizzata nel mio lavoro però ognuno è quello che è. Mi far stare meno male occuparmene di una causa che il contrario. Ultima domanda, descriviti con un aggettivo. Generosa!!! Se una persona mi chiede una cosa, gliene do 3!!

*https://www.facebook.com/salvatore.impollinocouture?fref=ts


Thanks To: Sabina Negri



Michael Macrì

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