TopicsInTown: La moda in mostra.

Finalmente, la moda, negli ultimi anni, viene riconosciuta come arte, a dimostrazione che, così come i poeti si esprimono attraverso la poesia ed i pittori attraverso i quadri, gli stilisti si esprimono attraverso i loro abiti. Notiamo, infatti, che proprio in questi giorni, da Londra a Milano, la moda si avvicina al grande pubblico attraverso delle mostre che permettono al pubblico di far conoscere le figure di artisti straordinari. Proprio qui da noi, in Italia, è stata appena inaugurata, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, la mostra ‘’La camicia secondo me’’ dedicata a Gianfranco Ferrè; un omaggio all’ architetto della moda sia Italiana che Francese, artefice del Made in Italy. A Parigi, invece, in concomitanza della Paris Women’s Fashion Week, ha aperto al Palais Galliere in collaborazione con il direttore artistico della maison Lanvin, Alber Elbaz, una grande mostra per celebrare la più antica casa di moda francese, Jeanne Lanvin. Cento i modelli esposti provenienti dalla collezione privata del museo e dall’archivio della maison. Inoltre, sempre a Parigi, dal 1 aprile al 3 agosto, al Grand Palais debutterà la mostra dedicata all’ardore e al talento de ‘’l’enfant terrible de la moda’’: Jean Paul Gaultier. Nel mentre, al Victoria e Albert Museum di Londra si appena aperta la mostra de ‘’l’enfant prodige’’: Alexander McQueen ‘’Savage Beauty’’. Una mostra dunque, dedicata al giovane stilista morto suicida nel 2010, colui che, venne definito come l’ ‘’Hooligan dell’alta moda’’. Dai più bigotti, i suoi non erano vestiti ma degli scempi; Io, credo che, ognuno debba essere libero di esprimersi come meglio crede, non possiamo disprezzare i lavori altrui soltanto perché noi, non abbiamo una mente di larghe vedute. La mente dell’essere umano è un meccanismo complesso, ed ognuno di noi deve essere libero di dare sfogo a quello che la nostra immaginazione ci suggerisce; Quando io guardo un film horror, posso trarne ispirazione per scrivere un articolo, un commento positivo o negativo...una riflessione; Lui, lo portava in passerella creandone un abito. Sono in tanti gli uomini che nel corso della storia sono usciti fuori dagli schemi e che, continuano a farlo, e lui, era uno di questi, perché sentiva il bisogno di sottrarsi alle regole della couture così, tutte quelle regole che nel corso della moda erano state seguite fino a quel momento, così come i cristiani seguono il vangelo, venivano ''smontate'' dando vita alla sua creatività. Ammirando le sue collezioni, che in tantissimi hanno apprezzato, non posso fare a meno di notare la perfezione, la fantasia, la cultura; Di ‘’sentire’’ la vera anima che questi vestiti hanno. Se tutti ci spingessimo oltre i nostri limiti, forse, il mondo, sarebbe pieno di artisti; Lui, lo ha fatto, modificando e fornendo un nuovo concetto di bellezza, selvaggia, ma anche romantica. Lui stesso diceva: ‘’Devi conoscere le regole per poterle infrangere. Io sono qui per questo, per demolire le regole e, allo stesso tempo, preservare la tradizione’’. E devo dire che, le sue regole sono la nuova tradizione.
Michael Macrì


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