La Contemplazione Del NERO.
Mustafa Sabbagh, 2013.
Lui è nato in Giordania, ad Amman, di famiglia italo-palestinese, ma ci è rimasto ben poco. Dal 2005 si concentra sull'arte figurativa; le sue opere sono incentrate sulla pelle come "diario dell'unicità dell'individuo", che spesso dipinge di nero come critica sociale e sfida tecnica, e su mises en scène atte soprattutto a contestualizzare nel contemporaneo le allegorie della storia dell'arte (principalmente fiamminga e baroocca). Nel 2013, nella serie Fotografi di Sky Arte HD, è stato definito uno degli "otto artisti più significativi del panorama nazionale contemporaneo". Secondo il curatore e storico dell'arte Peter Weiermair, Sabbagh è "uno dei cento fotografi più influenti al mondo", e l'unico italiano fra i quaranta ritrattisti di nudo più importanti su scala internazionale.
Per coloro che della fotografia di moda vogliono farne una professione, il Save the Date è per il 15 e 16 marzo. Due giornate in cui, presso il MAXXI di Roma (il museo nazionale delle arti del XXI secolo, prima istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea), si terranno le Masterclass con il fotografo di moda italo-palestinese Mustafa Sabbagh.L' obiettivo delle lezioni, organizzate con la collaborazione dell’Università IUAV di Venezia, è di fornire un approfondimento nella progettazione di quelle immagini che siamo abituati a vedere solo alla fine, nei giornali patinati più famosi del globo. Dal planning allo styling all’art direction, e poi ancora l’allestimento di un set fotografico etc... «Il mio proposito, sarà quello di dimostrare attraverso una lectio magistralis quanto possano essere vicini i terrains vagues dell’arte e della moda, quando il mezzo per indagarli è la risemantizzazione della storia dell’arte attraverso la fotografia contemporanea» ha spiegato Sabbagh. MAXXI ha aperto un bando nelle migliori accademie di fotografia, arte e moda del mondo; la Central Saint Martins (Londra), l’Ecal (Losanna), lo IED (Milano). Tra queste, sceglieranno i 10 migliori studenti. A fine corso, all’autore degli scatti migliori sarà dedicata la pubblicazione di uno spazio su I-D.Magazine.
In questo articolo, vi ho postato, alcune delle opere fotografiche appartenenti alla mostra ''Maravee Corupus''. Una raccolta di 30 opere che, raccontano un corpo immobile intenso, dove il nero emerge come colore di pietà, bellezza e luce.
Opere che ruotano tutte attorno
al tema filosofico dell'identità
assoluta ma che, raccolgono
anche un'identificazione stretta
tra lo spirito e la natura,
espediente che gli fa superare
la nozione distintiva che
intercorre tra il
soggetto e l'oggetto.
Una nuova concezione di identità del corpo, dove gli elementi costituenti,
dall’uomo al paesaggio,
dall’abito alla maschera,
si relazionano in un
peculiare aurea di
misticismo e spiritualità.
Sente la maschera, come uno
schermo: che agisce come un filtro che nasconde e svela, che veste e traveste e, dal corpo,palesa l’anima mettendo
in scena l’idea di una
spettacolarizzazione profonda
del corpo stesso attraverso la
ritualità fotografica e pittorica.
Il corpo, con tessuti o colate di pigmento, viene distorto ma, allo stesso tempo, risulta l’unico oggetto-soggetto presente e quindi se ne accentua il dato di assoluta, e intima, rivelazione.
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