Cori Amenta: Bisogna Divertirsi anche nel Vestirsi.

 #Sanremo2015 lo avranno anche vinto Il Volo, ma lei anche ha avuto la sua vittoria; le sue scarpe sono state indossate da Anna Tatangelo, Emma & Platinette. Da tempo, la seguivo su #Facebook, 
#Instagram etc. Mi sono documentato sulla sua storia, mi sono informato sul suo percorso stilistico. Insomma, l'avrò anche vista al #Plastic qualche volta ma, volevo conoscerla più a fondo e così, mi ha concesso un'intervista. Per me, una donna: Dinamica, Simpatica, Gioiosa & Bellissima. Lei è Cori Amenta

Ciao Cori, è un piacere incontrarti. Ho letto tantissime tue interviste, e credo che, alcune domande siano state fatte troppe volte. Io non amo far affiorare brutti ricordi nelle persone, quindi, oggi, parleremo di cose importanti ma leggere. Prima di tutto, qual'era il tuo rapporto con la moda da piccola? Ciao a te -sorride-. Guarda, la moda, ha sempre fatto parte della mia vita poichè vengo da una famiglia in cui perennemente si vedevano: vestiti, pelliccie, gioielli. Ricordo che, a due anni, sedevo al centro dell'attività sartoriale che gestiva mia madre. La mia vita quindi, è tutta un ricordo di aghi, spilli e vestiti. A proposito di vestiti, ti è mai capitato di indossare dei vestiti creati da stilisti emergenti? Certo, molto spesso lo faccio. Tanti miei amici sono stilisti emergenti. Spesso, loro indossano le mie scarpe ed io i loro vestiti. Mi sembra giusto -ride-. Sappiamo che, nel campo della moda a volte è difficile riuscire ad emergere. Tu hai trovato difficoltà? Guarda, 
non ho più difficoltà di altri, ma quelle di tutti gli altri. Parliamo dei tuoi lavori; alcune scarpe della tua nuova collezione Fall-Winter 2014-2015 sembrano quasi delle scarpe gioiello. Dei veri e propri capolavori da calzare; da cosa trai ispirazione? In realtà le mie collezioni le paragono più ad 
    un diaro; sono molto personali. Non mi frega della tendenza moda del momento, i colori che andranno di moda, almeno in linea di massima, poi un pò si, li guardo. Però mi ispiro molto ai ricordi, ai viaggi, alla Sicilia, ai sogni. Partono da me ecco. A proposito della Sicilia, che rapporto hai con la tua terra, e con la tua famiglia? Perfetto, amo la mia famiglia. Con la Sicilia, ho un rapporto molto intimo, come se fosse una mamma. In passato, mi ha recato grande dolore, dispiacere…sono scappata da li, e non ne faccio mistero. Con gli anni, ti rendi conto che, così come non puoi scegliere una mamma, non puoi scegliere il tuo posto natio. Certamente fossi nata a N.Y. sarei più felice, ne sono sicura. Ma sono siciliana, fa parte di me, fanno parte di me i fichi d’india, le malelingue, curtiddu. Adolescenza difficile, ricordi spiacevoli che, negli anni, si sono trasformati in vacanze estive meravigliose con la famiglia, amici milanesi che arrivano. Passiamo al #QuestionsSeconds

Il tuo guardaroba, Multicolor o Nero? Multicolor. O meglio, nero per il lavoro, multicolor per il resto del mondo.
Perle o diamanti? Diamanti!!!
Sex and City o Bridget Jones? Assolutamente S&C tesoro, gli sfigati lasciamoli fuori -risponde con una risata-.
·Drink o Vino? Drink
· Movida o Cenetta intima? Movida
·  Ti reputi una persona Drammatica o Positiva? Positivissima. Anche se, in realtà, il dramma fa parte della vita quindi, più apprezzi il dramma 
più sei positiva, una cosa non può prescindere l’altra. Non puoi vedere che c’è il sole se non capisci che la pioggia esiste.
·Vacanza estiva, quale meta scegli: Gallipoli, Isole Eolie o Ibiza? E’ una vera lotta; non posso sceglierle tutte e 3? … In Sicilia ci torno tutte le volte che voglio; ad Ibiza & Gallipoli mi scatenerei come una pazza, ovvio.
Nella vita, ti senti più Coco Chanel o Kate Moss? Nessuna delle due! Sono entrambe due icone pazzesche ed io mi auguro di diventarla. Mi sento una persona comune, che fa fatica, impegnata giorno e notte, che si sveglia presto la mattina e si imbatte nel lavoro. Al momento, più che altro, mi sento tua cugina -risponde ridendo-. Vorrei diventare Coco Chanel ed avere la faccia di Kate Moss. Sono entrambe icone di moda, a tal proposito, voglio chiederti: come vedi la moda Italiana di oggi rispetto a ieri? La moda italiana è figa! E’ di grande livello. Sicuramente oggi, è molto più omologata. Ieri c’erano molti più soldi, Craxy, le top-model, adesso viviamo un momento di transizione, di crisi. Quando mancano i soldi in un’azienda, non ci sono le sfilate, i capi che fanno tendenza, gli accessori potenti. Quindi, rispetto a ieri, è  più prodotto. Sicuramente il made in Italy quello è, è quello rimane. Va senza rilanciato, aiutato e sostenuto. C’è uno stilista col quale vorresti collaborare? …Si. C’è uno stilista che io ammiro follemente ed è Azzedine Alaia. Collaborare con lui non so in che termini potrei mai farlo, ma prova una grandissima ammirazione per i suoi lavori.   Ho anche dato un’occhiata alla tua prossima collezione Spring-Summer 2015, tanti colori e piume, a cosa ti sei ispirata? Mi sono ispirata ad un sogno. Eravamo io e mia nonna nella festa di paese a Noto, ma che in realtà era Ibiza. Piena di luminarie, di piume, le mie amiche drag-queen che uscivano ricoperte di piume, piume in ogni dove. In ogni caso, credo che, quando 

una donna, o un ragazzo si vestono, lo fanno perché hanno voglia di sentirsi più di come si è in casa. La vita è bella, in questo momento bisogna divertirsi, anche vestendosi; quindi son belle le piume, son belli i colori, son belli i materiali specchiati. E’ bello anche quell’edonismo che abbiamo perso, la voglia di essere esagerate, pazzesche, divertenti. Qui a Milano ormai siamo tutti in lutto, sempre di nero. Credo sia la voglia di ritornare a divertirmi che mi porta ad ostentare un determinato tipo di forme, colori, materiali. E, dalle tue collezione, vuoi che il pubblico percepisca qualcosa in particolare? Io sono una persona libera, mi esprimo, e quando sei una persona che non vende milioni di pezzi sei libera di 
dire quello che vuoi. Quello che desidero è che, così come sono libera io, sia libera chi indossa le mie scarpe. L’idea che vorrei dare di me è quella di una persona  che non è omologata. Non sono una persona che cerca di entrare in un tunnel di personaggi,  o in un determinato cliché a livello industriale. Io vorrei fare quello che mi piace, lo faccio da sempre e vorrei continuare a farlo, poi cosa si percepisca esattamente non lo so, dovresti dirmelo tu -sorride-.
Se ti chiedo il ricordo migliore della tua infanzia? -sogghigna- Un’altra domanda? Quello peggiore? Non amo parlarne. E tra vent'anni, come ti vedi? Pazzesca!!! -risponde ridendo- Spero di continuare

a far quello che mi diverte, magari, aver raggiunto una certa stabilità. Diventare  una grande azienda. Senza compromessi o corruzioni. Fare quello che faccio, meglio, con la stessa grinta, lo stesso spirito un pò giocoso ed anche un po’ superficiale. - sorride-Sappiamo che,  ha intessuto un accordo di collaborazione con l’associazione Onlus ARCIGAY Italia, in forza del quale il Brand Coriamenta, devolverà alla stessa 5 euro per ogni paio di calzature venduto, allo scopo di creare dei servizi atti ad aiutare  le persone che vivono disagi legati alla propria identità sessuale...  Creo moda Made in Italy da anni ed ora ho voluto esprimere la mia professionalità in collezioni di calzature chic trasversali che vanno dal 35 al 45, permettendo così a tutti e tutte di soddisfare le proprie esigenze. Nella mia collezione di quest'anno ho per la prima volta aggiunto anche molti modelli unisex e per uomo, per offrire le mie creazioni a tutti. Parlando d'altro; un viaggio che vorresti fare in futuro?
A New-York.. Vorrei trascorrere un periodo in America. Magari sei mesi tra L.A. N.Y. Miami L.S. , girare tutta l’America. Altro che futuro, non vedo l’ora! Bene Cori, la nostra intervista volge al termine; voglio porti un'ultima domanda:  Sei innamorata? Si. L’amore fa parte della vita. Amo l’amore e mi piace essere amata. E’ uno dei motivi per il quale mi sveglio la mattina.

Thanks To: Cori Amenta


Michael Macrì





Commenti

Posta un commento